“Quando l’amore e la competenza lavorano insieme, ci si aspetta un capolavoro”

In questa frase è racchiuso tutto lo spirito XXIX Congresso Nazionale SICP (Società Italiana Cure Palliative) che si è tenuto a Riccione dal 17 al 19 Novembre, a cui hanno partecipato in grandissimo numero vari professionisti del settore tra medici, infermieri, assistenti sociali, volontari di associazioni che in tutta Italia, si occupano di qualità della vita fino all’ultimo istante.
Anche la nostra Fondazione Casa Marta era presente con Franca Benini, Simona Cacace e Fabio Borrometi del Comitato Tecnico Scientifico.

“La competenza e la responsabilità nella cura”

Il fil rouge scelto quest’anno, in continuità con quello delle Reti di Cure Palliative della scorsa edizione, è “LA COMPETENZA E LA RESPONSABILITÀ NELLA CURA“

All’interno dello scenario attuale in cui sistema sanitario si trova in una fase di transizione epocale, la specifica disciplina, così come tutte le altre, dovrà rafforzare la propria identità dando sempre più valore alla competenza e alle responsabilità.

L’idea è che alle Reti di Cure Palliative servono professionisti e volontari che abbiano ben salde la sensibilità e le conoscenze che rendono possibile la reale presa in carico globale delle persone affette da patologie croniche evolutive, sempre più precocemente, con risposte capaci, nuove, ma sempre più integrate, appropriate, proporzionate e condivise.

E ai servizi sanitari servono reti fatte di professionisti che possiedono capacità specifiche e sempre più raffinate, che possano indirizzare e guidare la transizione cui il sistema sanitario sta andando incontro.

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Orizzonti di sapere

Il giornalista Ferruccio De Bortoli: “E’ fondamentale il rispetto della dignità della vita fino in fondo mentre nella nostra società c’è un degrado dei diritti quando un singolo si ammala e si avvia alla morte“. Poi, rivolgendosi agli operatori sanitari, ha evidenziato: “siete orizzonti di sapere diversi con umanità e competenza straordinari: se tali orizzonti  si potessero irradiare a tutte le parti sociali sarebbero elemento di crescita per tutta la comunità”.